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venerdì 24 febbraio 2012

Epidemia di gastroenterite

Dopo 2 settimane di passione e 3 giorni in ospedale, finalmente il piccolo Giulio sembra essersi ripreso da una brutta gastroenterite.
Si tratta di un brutto virus, della famiglia dei rotavirus, che a quanto pare sta dilagando in queste settimane. Probabilmente l'infezione l'ha contratta il sabato mattina in piscina, dove andiamo a divertirci con tanti altri bambini. Presumo che sia successo li, perchè anche 2 adulti che conosco hanno contratto lo stesso virus lo stesso periodo.
Domenica sera si è svegliato verso le 23.00 piangendo nel lettino. Appena preso in braccio abbiamo avuto solo il tempo di provare a coccolarlo un po che poverino ha vomitato tutta la cena. Primo pensiero è stato quindi che si trattasse di una banale indigestione, o magari un colpo di freddo. Durante la notte ha avuto ancora qualche rigurgito ma niente di eccezionale come il primo. Poi i 2 giorni seguenti ha fatto la sua comparsa la febbre, fino a 38,8... E dal li abbiamo capito che si trattava di qualcosa d'altro. Fortunatamente il pancino sembrava essersi sistemato e a piccoli sorsi si cercava di tenerlo idratato. La sera sono poi cominciate le scariche. Per un paio di giorni non sembrava nulla di grave, ma con il passare del tempo si sono intensificate. Poverino non aveva più nulla da espellere se non una grande quantità di acqua. Tanto che non riuscivamo a stargli dietro con la reidratazione orale. Deciso quindi di portarlo in ospedale.
A questo punto non posso che complimentarmi con il reparto di pediatria dell'ospedale di Chiari. Reparto praticamente pieno di bambini tutti con gli stessi sintomi, ma personale medico e infermiere altamente professionali che hanno saputo tranquillizzarci e prendersi cura di Giulio.
E' stato ovviamente necessaria la reidratazione forzata tramite flebo. Aveva perso quasi 500 gr di peso in pochi giorni. A parte questo solo fermenti lattici e tanti sali minerali.
Davvero incredibile la capacità dei bambini di riprendersi. Non lo avevo mai visto cosi abbacchiato e triste, ma già la mattina seguente sembrava essersi quasi ripreso del tutto.
Dopo la dimissione a casa abbiamo ovviamente continuato la terapia di fermenti e liquidi, ma subito ha ripreso il buonumore e ha mostrato una fame da lupi che proprio non lo aveva mai distinto.
Da questa esperienza, dura sicuramente per lui ma anche per mamma e papà, ho però avuto conferma di quel che si legge in tanti libri sui bambini.
Ovvero che sono profondamente empatici.
Se un genitore si mostra stressato, nervoso, preoccupato, subito i bimbi recepiscono questo malessere e lo fanno proprio, magari aggravando una situazione già di per se non positiva. Ma se intorno a loro vedono e "sentono" sensazioni positive, questo li aiuta moltissimo a riprendersi.
E anche tra bambini stessi la cosa sembra essere molto forte. La piccola compagna di stanza di Giulio aveva il suo stesso male. Ma non ne voleva sapere di bere i sali minerali e questo rallentava la sua ripresa. Vedere Giulio invece che migliorava e ritornava il bambino allegro che è l'ha risollevata, tanto da volersi  lanciare addirittura in sfide all'ultima goccia di integratori. Con somma gioia ovviamente dei genitori.
Quindi unico consiglio che mi viene in mente da questa esperienza è cercare di essere sempre positivi con i nostri bimbi, e cercare di dare loro più serenità possibile. Ne trarranno solo benefici. E vedere loro sereni non potrà che risollevare anche noi stessi.

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