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mercoledì 5 dicembre 2012

Le otiti...mamma mia che male...


Quando improvvisamente il nostro bimbo è irritabile, piange, si sveglia più volte durante la notte, si tira l'orecchio, ha la febbre... Si potrebbe trattare di otite, un'infiammazione dell'orecchio medio molto frequente nei bimbi piccoli, che spesso compare un raffreddorino che ha intasato il piccolo. E' più frequente tra i 6 mesi e i 2 anni, causata soprattutto da batteri - il "famigerato" Streptococcus pneumoniae è il principale responsabile dell'infezione - ed è facilitato dall''età, la stagione (inverno e inizio primavera), la frequenza all'asilo nido (che facilita il contatto e la diffusione dei batteri e dei virus), l'esposizione al fumo di sigaretta, l'inquinamento ambientale, la presenza di fratelli, l'uso del ciuccio e più banalmente dalla risalita di muco nel caso di nasino intasato o tosse grassa.

  • limitare l'esposizione dei bambini ai batteri/virus che causano malattie respiratorie: quando possibile, i bambini piccoli non dovrebbero frequentare l'asilo nido, almeno nei periodi di massimo rischio di contagio o quando praticamente la classe è flagellata.
  • abolire il fumo passivo: il fumo di sigaretta causa irritazione delle alte vie respiratorie ed è stata dimostrata un'indubbia relazione tra abitudine al fumo dei genitori e aumento del rischio di otite media acuta nei bambini; secondo dati recenti, infatti, il fumo passivo in casa aumenta del 66% il rischio di otite;
  • evitare l'uso del ciuccio: l'uso del ciuccio dopo i primi 6 mesi di vita è controindicato, perché predispone il piccolo allo sviluppo di otiti. Non sempre ovviamente questo è di facile applicazione ma visto che anche i dentisti sconsigliano l'uso prolungato del ciuccio, tentar non nuoce.
  • allattare al seno: per almeno 3 mesi, meglio se più a lungo, il neonato dovrebbe essere allattato solo al seno; il latte materno è dotato infatti di proprietà antibatteriche, antivirali e antiparassitarie; la posizione in cui il piccolo viene tenuto durante la poppata e i movimenti della bocca durante la suzione esercitano un ulteriore effetto positivo;
  • cercare di prevenire il comune raffreddore: nei bambini un po' più grandicelli, bisognerebbe insegnare a lavare bene e spesso le mani e spiegare che è meglio non condividere posate e bicchieri con i coetanei;
  • eseguire i lavaggi nasali: usando soluzione fisiologica, i genitori dovrebbero lavare bene il naso del bambino, per facilitare la rimozione del muco; i lavaggi nasali non causano alcun problema anche nei bambini più piccoli;
  • soffiare bene il naso: nei bambini in grado di soffiare il naso, è importante cercare di svuotarlo bene e spesso;
  • applicare compresse calde sulla parte che duole: è un rimedio casalingo che aiuta a ridurre il dolore; le compresse non devono però essere bollenti e ovviamente non bisogna esercitare pressione che sarebbe controproducente.
  • fare attenzione alla posizione assunta dal bambino durante l'allattamento e il riposo: se il neonato è allattato con latte artificiale, cercare di tenerlo in posizione diritta e non dargli il biberon da sdraiato; durante il riposo, sollevare leggermente la testa. In questa maniera si può ridurre il dolore.


Nei bambini più piccoli, i primi segni di otite sono spesso irritabilità, pianto e frequenti risvegli notturni. Il sintomo più indicativo è comunque il dolore all'orecchio che si nota nei bambini piccoli poichè si tirano/toccano l'orecchio dolente, talora anche i capelli; il dolore apparentemente si manifesta soprattutto quando il piccolo è sdraiato (durante la notte o il pisolino diurno). L'otorrea consiste nella fuoriuscita di secrezioni dal condotto uditivo esterno, di solito in seguito a perforazione della membrana del timpano, che separa l'orecchio esterno da quello medio; anche in questo caso, niente panico, è una situazione che se trattata con celerità è assolutamente reversibile. Ad accompagnare questo dolore ci possono essere anche altri sintomi come Mal di testa, tosse, rinorrea, sinusite e in alcuni casi anche manifestazioni gastroenteriche come nausea vomito e dissenteria.

Cosa fare!??!?
Prima di tutto se avviene di notte, come al solito, non farsi prendere dal panico. Se il bimbo manifesta i sintomi descritti sopra si tratta probabilmente di otite. Controllare subito la temperatura per escludere anche la febbre. Il trattamento sintomatico del dolore per i bimbi piccoli prevede l'uso di Ibuprofene (ad esempio Nurofen) che sembra essere molto più efficace del paracetamolo per lenire il dolore, e ha comunque un effetto antipiretico. Questo dovrebbe calmare il bambino e permettergli di riposare. Verificate eventuale presenza di secrezioni dalle orecchie ma evitate di toccarle.

Recatevi poi la mattina seguente dal pediatra per far verificare le orecchie e la situazione. A questo punto, valutata la gravità della situazione, il medico potrà consigliarvi di iniziare subito o rimandare la terapia antibiotica di qualche giorno. Se possibile infatti si tende a rimandare l'uso degli antibiotici con un atteggiamento, cosi denominato dei medici, di Vigile Attesa. Si verifica cioè il decorso della malattia nelle seguenti 48 ore per evitare di far assumere subito il farmaco laddove la malattia evolve in positivo in modo spontaneo. Se invece bisogna iniziare subito con antibiotico ricordo che questo deve continuare per ALMENO 6 giorni, anche se scompaiono i sintomi.

Non esistono altri trattamenti per l'otite se non le nostre coccole a attenzioni.
Attenzioni tra le quali devono rientrare questi piccoli consigli per prevenire questa brutta malattia.

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