Durante una visita dal medico di guardia, per una brutta otite, puntuale nel weekend, è stato evidenziato come mio figlio usasse ancora il ciuccio dopo 18 mesi.
In realtà il suo uso era limitato, da circa 3 mesi, alla sola fase di addormentamento.
Infatti il ciuccio aspettava pazientemente sul mobile in cameretta, opportunamente lavato e pulito, e serviva per far arrivare quella calma necessaria per addormentarsi.
Al controllo prima di coricarci noi genitori, matematicamente il ciuccio era stato perso in giro per il letto.
Però il medico ha insistito nel dire che assolutamente entro i 12 mesi l'uso del ciuccio doveva essere eliminato.
La pediatra ha poi in seguito confermato che è "caldamente consigliato" eliminare quanto prima l'uso del ciuccio. Ma essendo appena nato il fratellino e dovendo affrontare quindi questa situazione "anomala", anche la pediatra ha assicurato che è solo una raccomandazione e niente di pericoloso.
E che vista la situazione potevamo anche soprassedere per un po'.
Rimasti comunque colpiti dalla veemenza del primo medico (che non era comunque pediatra) nel dire che il ciuccio andava eliminato, abbiamo cominciato a pensare a come rimuovere questo fondamentale ausilio notturno.
Prova pensa sperimenta, in una settimana siamo riusciti nell'impresa. Secondo me perché oramai il ciuccio notturno non era più un'esigenza ma una semplice abitudine. E bastato creare un diversivo e la situazione si è risolta.
Attualmente il ciuccio permane nella cuccia del cane ma non si vede perché viene usato solo la notte per addormentarsi. Un atto di gentilezza per il povero cagnolino che cosi dormirà sogni tranquilli mentre mio figlio non ha più questa necessità.
Adesso però il secondogenito si ritrova nella medesima situazione di aver superato l'anno di età e doversi liberare del ciuccio.
nel suo caso le cose non saranno cosi facili temo, poiché questo ausilio permane anche durante il giorno come potente rilassante post pasto.
Ogni suggerimento sull'argomento è ben accetto...
