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martedì 15 aprile 2014

Un seggiolino ad aria.

Tornando sull'argomento seggiolini, questa idea mi sembra molto carina.
Praticamente il seggiolino per bimbi fino a 3 anni si comporta come un canoto gonfiabile, con le medesime resistenze.
In questo modo in pochi minuti è possibile sganciare, sgonfiare e riporre il seggiolino ridotto a dimensioni di una borsa. Allo stesso modo, in pochi secondi torna alle sue dimensioni originali e protegge i nostri bimbi in viaggio.
Lo spazio che occupano i seggiolini tradizionali è parecchio, e sicuramente non è cosi pratico doverli sganciare e riagganciare. Riporli nel bagagliaio poi lo rende praticamente inutilizzabile.
Questa idea invece potrebbe sicuramente portare un piccolo vantaggio.
Certo è che quando l'utilizzo è giornaliero non si va di sicuro a fare queste manovre, ma per esempio nel caso di viaggi o da portarsi quando si noleggiano auto in vacanza potrebbe essere davvero una ottima idea.
Qui il link all'articolo originale.

Seggiolino Volvo gonfiabile.

lunedì 14 aprile 2014

Quanto guadagnano gli autogrill con i papà?!?

Piccola riflessione che mi è venuta negli ultimi giorni. Per lavoro ho dovuto stare fuori di casa e ho viaggiato in macchina. Tappa obbligatoria per rifocillarsi, rinfrescarsi e fare carburante sono ovviamente i vari autogrill.
Tralasciando il marchio, che ho notato esser sempre più vario sulla rete autostradale, in comune hanno tutti almeno una cosa: l'intenzione di voler spennare i poveri papà che si fermano loro malgrado in queste aree di sosta.
Uno dei pensieri che credo tutti facciamo, quando siamo lontani per un breve o lungo viaggio, è quello di portare un pensierino ai piccoli al ritorno. Io ho difficoltà a resistere, lungo quel tortuoso percorso obbligato che bisogna fare per uscire da quel posto dove magari uno si è fermato solo per un necessario caffè o pit stop in bagno. Prima dolci di ogni genere, poi scaffali e cestoni ricolmi di giocattoli e peluche, che sembrano solo dire "portami a casa dal tuo bimbo" per alleviare il senso di colpa di non essere stato a casa con loro.
Approfondire le motivazioni di questo gesto non sono argomento di questo mio post, ma il compiere il gesto in questione può essere davvero molto dispendioso. Basta guardare il prezzo medio di una macchinina BBurago (marca diffusa in tutti e 4 gli store da me visitati in questi ultimi viaggi) modello in scala 1/43, la classica per intenderci.
Fischia, il prezzo medio non scende sotto i 10 euro. Quando la stessa cosa si trova a molto meno in qualunque supermercato. non dico alla metà ma poco ci manca. E in un di questi il prezzo era 12,90!!!

Non ho analizzato il prezzo di altri prodotti, sicuramente più cari della media, però i giocattoli mi sono sembrati particolarmente cari. Per fortuna che ero da solo, e il prezzo mi ha fatto desistere, ma il signore che era davanti a me l'ultima volta, in compagnia di 2 bambini, ha dovuto cedere davanti alle ruspe. Al rischio di passare il resto del viaggio con la radio al massimo per non sentire capricci provenire dal retro, ha aperto il portafoglio e pagato i due costosi oggetti. ma dalla sua espressione non mi sembrava per nulla felice.

Solo una mia impressione?